Tennis

Disfatta Sinner, che umiliazione: Alcaraz senza pietà

Alcaraz umilia SinnerJannik Sinner sconfitta ed umiliazione per lui da parte di Alcaraz (Foto IG @eurosportitalia - campionatistudenteschi.it)

Per Jannik Sinner la sconfitta ha lasciato un segno profondo, Carlos Alcaraz ci è andato giù pesante senza nessuna pietà.

C’è una sconfitta che pesa più delle altre, senza ombra di dubbio. Non tanto per il risultato in sé, quanto per il modo in cui arriva e per quello che racconta. Per Jannik Sinner, infatti, l’ultima disfatta ha un sapore davvero amaro, di quelli che restano in bocca a lungo e che fanno riflettere anche dopo una stagione straordinaria. Carlos Alcaraz, però, non ha fatto sconti. Ci è andato giù pesante, senza pietà, e del resto lo aveva promesso. Una promessa che, come spesso accade con i grandi campioni, non è rimasta sospesa nell’aria.

All’inizio non era chiaro cosa avesse in mente lo spagnolo. Qualcosa si intuiva, certo, ma nessuno poteva immaginare fino in fondo come avrebbe deciso di celebrare uno dei successi più importanti della sua carriera. Alcaraz, invece, ha scelto una strada molto personale, quasi intima, che racconta meglio di mille parole quanto quel torneo abbia significato per lui. Una decisione che ha fatto rapidamente il giro dei social e che ha inevitabilmente riportato alla mente quella finale dominata dall’inizio alla fine.

Alcaraz umilia Sinner: promessa mantenuta

Carlos aveva parlato chiaro già durante lo US Open. Aveva detto che quel torneo non sarebbe stato uno come gli altri, che New York gli stava lasciando qualcosa di speciale. E così è stato. Dopo il netto trionfo su Jannik Sinner in finale, lo spagnolo ha mantenuto la promessa fatta, scegliendo di immortalare per sempre quel successo sul proprio corpo. Un nuovo tatuaggio, mostrato senza troppi giri di parole sul suo profilo Instagram, che raffigura la Statua della Libertà e il ponte di Brooklyn. Due simboli iconici che raccontano una vittoria totale, non solo sportiva ma anche emotiva.

Tatuaggio Carlos Alcaraz

Alcaraz si tatua la statua della libertà per celebrare la vittoria negli US Open (Foto IG @carlitosalcarazz – campionatistudenteschi.it)

Quel tatuaggio va ad aggiungersi agli altri già presenti, realizzati per celebrare i precedenti trionfi nei tornei del Grande Slam. Un filo rosso che unisce i momenti più alti della carriera di Alcaraz e che conferma, ancora una volta, quanto il tennis per lui sia qualcosa che va oltre il campo. Nel frattempo, però, a sorprendere è stato anche il comportamento del suo staff. Samuel Lopez, ormai unico allenatore dopo il divorzio professionale da Juan Carlos Ferrero, ha cancellato a sorpresa il suo primo post social successivo alla separazione. Un gesto improvviso, dai motivi ancora sconosciuti, che ha alimentato qualche interrogativo nell’ambiente.

Di certo, però, il successo allo US Open è destinato a restare scolpito nella memoria di Carlos Alcaraz. Non solo per il trofeo alzato al cielo di New York, ma proprio perché ha deciso di renderlo indelebile sulla pelle. Un segnale forte, che racconta fame, orgoglio e voglia di lasciare il segno. Dall’altra parte, però, c’è Jannik Sinner, protagonista di una stagione comunque eccezionale, impreziosita dalla storica vittoria a Wimbledon. Un traguardo che resta e che nessuno potrà cancellare.

Resta però anche il ricordo di quella finale persa, bruciante, in un torneo in cui Alcaraz ha dominato senza mai dare l’impressione di poter vacillare. Per Sinner sarà inevitabile conviverci, però fa parte del percorso dei grandi. Le sconfitte che fanno più male, infatti, sono spesso quelle che costruiscono il carattere. E il tennis, si sa, non fa sconti a nessuno.

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