Alla Cortinassa il nome di Zirkzee non è destinato a tramontare, anzi la strategia di Comolli è piuttosto chiara: serve un sacrificio immediato.
A Torino l’aria è cambiata in fretta. Non per una sconfitta clamorosa o per un crollo improvviso, ma per qualcosa di più subdolo: l’assenza. L’infortunio serio di Dusan Vlahovic ha lasciato un vuoto che non riguarda solo i gol, ma l’intero impianto offensivo della Juventus. Senza il suo centravanti di riferimento, l’attacco bianconero è diventato più prevedibile, intermittente, troppo spesso costretto a vivere di episodi. Contro la Roma gli uomini di Spalletti hanno saputo produrre un buon gioco e portare a casa i tre punti, ma non basta neanche il gol di Openda a dirimere i dubbi sulla produzione offensiva bianconera. È in questo clima che il nome di Joshua Zirkzee ha ripreso quota con forza. Non è una suggestione romantica, né un’operazione di facciata: è un’idea concreta, che nasce dall’urgenza.
Zirkzee non è più soltanto “l’ex Bologna”, ma un profilo che la dirigenza juventina conosce bene, anche per ciò che ha mostrato – e per ciò che non è riuscito a esprimere – al Manchester United. In Inghilterra, l’impatto dell’olandese è stato fin qui inferiore alle attese. Spazio ridotto, continui cambi di ruolo e una concorrenza feroce lo hanno tenuto spesso ai margini. I numeri parlano chiaro: poche reti, minutaggio spezzettato, difficoltà a trovare continuità. Eppure, chi lo osserva con attenzione sa che il talento non è scomparso. Al contrario, resta intatto quel mix di tecnica, intelligenza tattica e capacità di giocare tra le linee che lo aveva reso uno dei centravanti più atipici e interessanti della Serie A. Per arrivare all’olandese però, sarà necessario un sacrificio che Spalletti è ben disposto ad accettare.
Zirkzee dentro, David fuori: la strategia di Comolli
Ogni operazione, però, ha un prezzo. E nel caso della Juventus, non si parla soltanto di cifre, ma di scelte politiche interne. Per rendere sostenibile l’assalto a Zirkzee, Damien Comolli sta valutando un sacrificio importante: quello di Jonathan David. L’attaccante canadese continua a non convincere. Doveva essere una certezza, si è rivelato un’incognita. Prestazioni anonime, difficoltà di inserimento e un ruolo sempre più marginale. Anche contro la Roma, il suo contributo si è limitato a uno scampolo finale, senza lasciare traccia. Un dettaglio che pesa, soprattutto per un giocatore che avrebbe dovuto fare la differenza.

Zirkzee dentro, David fuori: la strategia di Comolli – campionatistudenteschi.it (screen Youtube)
Dal punto di vista economico, la sua cessione rappresenterebbe una plusvalenza immediata, ossigeno puro per i conti bianconeri. Dal punto di vista tecnico, aprirebbe la strada a un attaccante ritenuto più funzionale alle idee di Luciano Spalletti, che chiede un reparto offensivo meno statico e più partecipativo. Zirkzee, in questo senso, è l’antitesi perfetta: meno uomo d’area, più regista avanzato; meno finalizzatore puro, più catalizzatore del gioco. Una scelta che comporta rischi, ma anche un usato sicuro.
E' l'ultima occasione, Spalletti lo caccia via e chiama Zirkzee - Campionatistudenteschi.it (screen Youtube)






