“Sei finito”, batosta Bagnaia: non ha più speranze

Prima ancora che la stagione del 2026 abbia inizio l’allarme rosso ha già iniziato a suonare. Per Pecco Bagnaia, le cose si mettono malissimo da subito. 

Poche parole possono essere aggiunte alla tremenda stagione che Francesco Bagnaia ha affrontato quest’anno: i fatti parlano già chiaro, incluso il drammatico sorpasso finale in classifica di Marco Bezzecchi che ha aggiunto al danno la beffa. Con questo, la Ducati non è riuscita a completare una tripletta ai primi posti del campionato Piloti, finendo per lanciare un preoccupante segnale: Aprilia Racing ha più fame e si avvicina alla squadra, nelle gerarchie.

Segnali di questo tipo sono arrivati per tutto l’anno ma o sono stati sottovalutati o c’è qualche retroscena che non conosciamo, fatto sta che il team rosso con lo sponsor Lenovo non è riuscito a risollevare le sorti di Pecco nel corso della stagione. Pilota e team guardano alla prossima, confidenti e sperando di poter tornare a competere non solo grazie al convalescente Marc Marquez ma anche grazie all’italiano stesso.

Ricordiamoci sempre che Bagnaia prima di questo periodo nero ha vissuto anni in stato di grazia: 3 titoli in tutto, di cui uno in Moto2 ma ben 2 in MotoGP splendono sulla bacheca dell’atleta italiano, ora in un momento delicato ma da cui tutti speriamo che possa rialzarsi anche se le parole di qualcuno a lui molto vicino, in queste ore, hanno fatto scattare un’allarme nei riguardi dell’atleta.

Allarmanti dichiarazioni su Bagnaia: “Così sei finito”

Inserito spesso e volentieri da tutti gli esperti nella hall of fame dei grandi del motociclismo, Kevin Schwantz sa di cosa parla quando commenta una gara di motociclismo. O la carriera di un collega: l’americano ha alzato il trofeo della Classe 500 in un Motomondiale l’anno 1993 e, pur non replicando mai più quel successo singolo, ha preso parte a 104 gare vincendone 25, suppergiù, una su 4 che è una media impressionante anche oggi.

Anche secondo l’ex atleta americano la debacle improvvisa di Bagnaia non deriva solo dalla scarsa intesa con la motocicletta GP-25 bensì da un complesso mosaico creato da scarsa fiducia nelle proprie capacità, sfortuna e naturalmente, l’ingombrante ombra di Marquez nel paddock: “La concorrenza è così serrata che la differenza tra essere in testa ed essere in fondo al gruppo spesso si riduce a un solo secondo”, ha infatti detto a La Gazzetta dello Sport il pilota.

Un grave problema che – però – secondo lo stesso Schwantz potrebbe mettere fine ad ogni chance del pilota italiano di recuperare fiducia è provare a copiare assetto e strategia di Marquez. Questo, a detta dell’americano, sarebbe un tentativo fallimentare e così, Bagnaia sarebbe finito: “Dovrà quindi provare tutto da solo. Sarà una lunga strada prima di ottenere risultati, ma a questo punto è l’unica soluzione”, la sua spietata analisi. Sarà davvero faticoso. Ma un vero campione può farcela.