Hamilton sotto accusa, Ferrari gelata: è la fine di tutto

Per Lewis Hamilton non è stato un bel 2025. Zero vittorie, altrettanti podi e un feeling con la Ferrari che non è mai sbocciato: ora sono dolori.

La stagione 2025 di Lewis Hamilton con la Ferrari doveva rappresentare l’inizio di una nuova era. Un sette volte campione del mondo chiamato a riportare entusiasmo, leadership e risultati a Maranello, in un progetto che prometteva rilancio e ambizioni iridate. Il verdetto della pista, però, è stato impietoso. Quello appena concluso è stato uno dei Mondiali più difficili – se non il più difficile – della carriera del pilota britannico, segnato da numeri che raccontano un fallimento sportivo ben oltre le aspettative ridimensionate di metà stagione. Hamilton ha chiuso il campionato senza conquistare nemmeno un podio, evento che non gli accadeva dall’anno del debutto in Formula 1. In 24 Gran Premi disputati, il suo miglior risultato è stato un quarto posto, troppo poco per chi era arrivato in Ferrari come simbolo di rinascita.

Ancora più pesante il dato sulle qualifiche: tre eliminazioni consecutive in Q1 nel finale di stagione, una statistica che fotografa il livello di difficoltà incontrato nell’adattamento alla nuova monoposto e a un ambiente profondamente diverso da quello vissuto per oltre un decennio. Il confronto interno con Charles Leclerc ha ulteriormente aggravato il bilancio. A parità di vettura, il monegasco ha raccolto sette podi, dimostrando una sintonia tecnica e una capacità di estrarre prestazione che a Hamilton sono mancate. La Ferrari ha chiuso lontana dalle posizioni di vertice anche nella classifica costruttori, evidenziando limiti strutturali della monoposto, ma il rendimento del britannico è apparso spesso in difficoltà anche rispetto al potenziale complessivo del mezzo. Il passaggio dopo undici anni in Mercedes si è rivelato più traumatico del previsto e non è certo passato inosservato a un grande pilota come Villeneuve.

Villeneuve asfalta Hamilton: “Ha vinto mondiali facili”

Nella seconda parte della stagione, il rendimento del britannico non è passato inosservato e ha attirato critiche severe, tra cui quelle di Jacques Villeneuve. L’ex campione del mondo 1997, intervenuto al podcast High Performance, ha espresso giudizi durissimi sul sette volte iridato. Molti campionati li ha vinti contro il compagno di squadra e non c’è stata una vera battaglia. L’unica sfida che ha affrontato è stata contro Nico Rosberg e l’ha persa – ha dichiarato Villeneuve, mettendo in discussione il valore competitivo dei titoli conquistati da Hamilton. Secondo il canadese, il problema non è solo tecnico ma anche mentale: “Ora alla Ferrari deve tornare in modalità combattimento, ma sembra che si sia abituato agli anni facili. Rimettere in moto un diesel è difficile se si rallenta un po’. Ma una volta che pensi di essere intoccabile, rallenti”.

Villeneuve ha poi affondato ulteriormente il colpo: “I suoi mondiali non sono stati difficili da vincere. La Mercedes era così più avanti che ogni volta che le cose si facevano più difficili, le bastava aumentare la potenza del motore. Era tutto lì a portata di mano. A quel punto solo una Mercedes avrebbe potuto vincere, praticamente con qualsiasi pilota in griglia”. Parole che hanno fatto discutere, perché colpiscono direttamente il mito sportivo costruito da Hamilton negli anni d’oro. Critiche dure, forse estreme, ma che si inseriscono in un contesto di evidente difficoltà. Il Mondiale 2025 ha mostrato un Hamilton vulnerabile, chiamato ora a dimostrare di sapersi reinventare. La Ferrari lo aspetta, il 2026 incombe, e il tempo per rispondere sul campo non è più infinito.