Hamilton, rivelazione spaventosa: la Ferrari non sa più che fare

Notizie bollenti su Lewis Hamilton, un nome importante del Circus ha sganciato la bomba a mano. Ferrari può solo limitare i danni… 

L’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari si è rivelato un’arma a doppio taglio: se da un lato commerciale Ferrari – secondo varie fonti – sarebbe già rientrata nel suo ingaggio verosimilmente vicino ai 60 milioni di euro con sponsor e contratti di sorta, risultando quindi un grande successo, da quello sportivo i risultati avuti in pista sono stati sotto ogni immaginazione possibile.

L’atleta con la tuta Rossa ha inanellato un record dopo l’altro ma nemmeno uno di questi è positivo, superando tra l’altro l’infelice primato di gare in Ferrari senza podi e senza vittorie. Non proprio una buona presentazione per quello che rimane un pluricampione anche se vicino alla fine della carriera, capace di mettersi in tasca 7 titoli mondiali in 18 anni di onorata carriera.

Proprio sul tema del numero di titoli vinti c’è sempre stato un dibattito tra chi crede che Michael Schumacher “meriti” molto di più i suoi. Le qualità sportive di Hamilton sono state messe in dubbio più volte e da più voci autorevoli del Circus, incluso il compatriota Bernie Ecclestone che aveva detto: “Quando correva e vinceva, non aveva piloti davanti. Oggi ci sono piloti migliori e non vince”, parafrasando le affermazioni. Non è il solo a pensarla così.

Hamilton sopravvalutato, Ferrari ha commesso un errore

Campione del mondo sia in F1 che in Indy 500, Jacques Villeneuve figlio del famoso Gilles ha seguito in una carriera incredibile le ombre paterne, secondo molti esperti, superandolo anche in molti aspetti. Un’altra prerogativa del pilota canadese che non lo ha reso molto popolare tra i colleghi è la sua lingua, affilata come un rasoio, che spesso ha criticato i piloti come Lewis.

Anche Villeneuve è convinto che Hamilton sia un pilota molto sopravvalutato e che, ora che l’atleta britannico non corre con la migliore automobile del lotto, stia finalmente mostrando tutti i suoi limiti. “Quello con cui ha dovuto combattere è stato contro Nico Rosberg e ha perso. Ora arriva in Ferrari e deve tornare a lottare e sembra sia abituato a quegli anni facili. È difficile far ripartire un diesel se ci si limita a rallentare un po’”, l’analisi dell’ex pilota.

“I suoi campionati non era difficili da vincere. Una volta introdotto il nuovo motore, la Mercedes era molto più avanti ogni volta che le cose si facevano complicate, aumentavano semplicemente la potenza. Era tutto lì, pronto in mano”, insiste il campione di F1 sottolineando come su quelle Mercedes “chiunque tra i piloti” avrebbe vinto il titolo. Un’analisi degna di interesse ma va anche notato che Charles Leclerc, capace di vincere in qualsiasi condizione, quest’anno, allo stesso modo, non è riuscito a vincere una singola gara. Forse, il nodo resta proprio la SF25.