Jannik Sinner lavora in silenzio per tornare al vertice, ma una sentenza inattesa gela i sogni suoi e dei tifosi.
Jannik Sinner è sparito dai riflettori, ma solo in apparenza. L’altoatesino, infatti, è immerso completamente nella preparazione della nuova stagione, lontano dal rumore, dalle polemiche e dalle aspettative che ormai lo accompagnano ovunque. Dopo mesi intensi, carichi di pressione e responsabilità, ha scelto la strada che più gli somiglia: il lavoro quotidiano, la disciplina, l’ossessione per il miglioramento. L’obiettivo è chiaro, senza ombra di dubbio. Tornare più forte di prima e riprendersi quel numero uno nel ranking mondiale che sente ancora suo.
Intorno a lui, però, il tennis non si ferma mai. Commenti, analisi, previsioni si rincorrono mentre Sinner macina ore di allenamento. E proprio quando l’atmosfera sembra carica di speranza e fiducia, arriva una valutazione che spiazza tutti. Non una provocazione, non una frase detta per attirare attenzione, ma una vera e propria sentenza pronunciata da chi il tennis lo ha vissuto ad altissimi livelli.
Jannik Sinner destinato a perdere, ecco la sentenza
A parlare è Nadia Petrova, ex campionessa russa, una che nel primo decennio degli anni Duemila ha lasciato il segno. Terza al mondo sia in singolare che in doppio, vincitrice di 37 titoli complessivi, Petrova conosce bene i meccanismi del circuito e le dinamiche del potere tennistico. Le sue parole sulla prossima stagione non sono passate inosservate, soprattutto quando il discorso si è spostato proprio su Jannik Sinner.
Il suo giudizio è netto, lucido, quasi chirurgico. Petrova non nega la grandezza dell’azzurro, anzi, la certifica. Ma allo stesso tempo ridimensiona i sogni di gloria immediata che molti tifosi coltivano. “Ci sarà lotta, da qualche parte Sinner e Alcaraz perderanno delle partite, ma questi due domineranno ancora per un po’ di tempo, mantenendo le prime due posizioni. Come battere quei due? È difficile perché tengono un livello alto con una continuità che gli altri non hanno, questa è la loro differenza”. Una dichiarazione che suona come una sentenza, come un limite.

Petrova parla di Sinner e spiazza i tifosi (Foto IG @janniksin – campionatistudenteschi.it)
Perché se da un lato Sinner è destinato a restare in cima, dall’altro la corsa al numero uno diventa improvvisamente più complessa. Non basta essere straordinari, serve anche sopravvivere a un contesto che sta cambiando rapidamente. Ed è qui che Petrova affonda il colpo, aprendo uno scenario che inquieta e affascina allo stesso tempo.
L’ex campionessa, infatti, vede all’orizzonte una nuova generazione pronta a mettere pressione costante ai dominatori attuali. Giovani affamati, talentuosi, senza paura reverenziale. “Per me, prima di tutto, Joao Fonseca e Mensik. Inoltre, forse, Arthur Fils e Tien. Questi quattro, penso l’anno prossimo, se non entrare nella top ten, quantomeno si avvicineranno il più possibile”. Parole che risuonano come un avvertimento chiaro: il futuro non aspetta nessuno.
Per i tifosi di Sinner è uno schiaffo freddo, perché l’idea di un dominio incontrastato svanisce all’improvviso. Addio sogni di gloria facili, addio illusioni di un percorso senza ostacoli. Il cammino verso il numero uno, se arriverà, sarà ancora più duro, più logorante, più affascinante. Però forse è proprio questo il destino dei veri campioni.
Sinner, dal canto suo, non replica. Continua ad allenarsi, a costruire, a crescere. Sa che il tennis non si vince con le previsioni, ma con il sudore. E mentre le sentenze arrivano dall’esterno, lui prepara la sua risposta nel modo che conosce meglio: sul campo, col silenzio e con la racchetta in mano.
La nuova stagione dirà se Nadia Petrova avrà avuto ragione fino in fondo. Intanto, una cosa è certa. Per Jannik Sinner nulla sarà regalato. E forse, proprio per questo, ogni eventuale successo avrà un sapore ancora più intenso.
Jannik Sinner spiazzato dalle parole che tuonano come una sentenza (Foto IG @janniksin - campionatistudenteschi.it)






