Jannik Sinner prepara il 2026 con grande ambizione, ma in queste ore un incubo gli toglie il sonno, non bastava Alcaraz.
Il campione Jannik Sinner, senza ombra di dubbio, è arrivato a un punto della carriera in cui ogni scelta pesa più di una partita vinta o persa. La decisione di rinunciare alla Coppa Davis non è stata presa a cuor leggero, però è stata dettata da una visione chiara: lavorare in profondità per affrontare nel miglior modo possibile la stagione 2026 e tentare l’assalto definitivo al numero uno del mondo. Una scelta che ha fatto discutere, infatti, ma che racconta la maturità di un giocatore ormai abituato a ragionare sul lungo periodo.
Nelle ultime ore, però, attorno a Sinner si respira un clima particolare. I tifosi seguono con ansia ciò che sta emergendo in queste ore. Lo spettro per Sinner fino a qualche giorno fa si chiamava Carlos Alcaraz, l’unico in grado di potersi mettere sulla sua strada, dimostrandolo già in passato, eppure ora qualcos’altro sembra preoccupare il campione azzurro. Quel che è certo è che l’avvicinamento agli Australian Open, primo grande appuntamento della stagione, non sta scorrendo nel modo lineare che molti si aspettavano.
Incubo per Jannik Sinner, altro che Carlos Alcaraz
Sinner, infatti, aveva pianificato tutto nei minimi particolari. Allenamenti mirati, gestione delle energie, programmazione studiata per arrivare al massimo della condizione nei momenti chiave. Ora, però, qualcosa sembra aver rallentato questo percorso. Non si tratta solo di campo, ma di sensazioni, di segnali che fanno riflettere. Ed è proprio questa incertezza a rendere l’attesa ancora più carica di tensione, perché nessuno vuole immaginare uno scenario complicato proprio all’inizio dell’anno.
Mentre l’attenzione resta focalizzata su Sinner, c’è però un altro italiano che sta vivendo una fase di profondo cambiamento. Lorenzo Sonego, a 30 anni, ha deciso di cambiare marcia e di rimettersi in gioco con grande determinazione. L’affidamento a Vincenzo Santopadre, tecnico esperto e profondo conoscitore del circuito, rappresenta un passaggio chiave nella sua carriera. L’obiettivo è chiaro: migliorare il best ranking, fermo al 21° posto, e presentarsi nel 2026 come un protagonista credibile e continuo.

Sonego parla del futuro del tennis e di Sinner (Foto IG @
lorenzosonego – campionatistudenteschi.it)
Sonego, infatti, non ha mai nascosto la voglia di fare un ulteriore salto di qualità. In una recente intervista ha parlato anche dei possibili futuri rivali capaci di avvicinarsi al livello dei due dominatori attuali del tennis mondiale. Secondo il piemontese, alcuni giocatori hanno le qualità per provarci. Joao Fonseca è stato citato come uno dei profili più interessanti dal punto di vista del talento puro, così come Lorenzo Musetti, che se riuscirà ad aggiungere ancora qualcosa al proprio tennis potrebbe davvero compiere il salto definitivo. Sonego ha poi menzionato Holger Rune, sottolineando la sua potenza straordinaria e la curiosità di capire come tornerà ai massimi livelli.
Resta però una certezza, detta senza giri di parole: raggiungere il livello di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è tremendamente complicato. Il loro tennis, oggi, è semplicemente clamoroso e rappresenta un riferimento per tutti. Ecco perché, guardando al prossimo Australian Open, Sinner potrebbe trovarsi ad affrontare non solo il solito Alcaraz, ma anche una concorrenza sempre più agguerrita e pronta ad approfittare di ogni minima incertezza.
Il 2026 si avvicina e il tennis italiano osserva, spera e attende. Tra sogni di vetta, cambiamenti importanti e qualche nube all’orizzonte, la sensazione è che nulla sarà scontato. E forse è proprio questo a rendere tutto ancora più affascinante.
Tempi duri per Jannik Sinner: l'avversario non è solo Alcaraz (Foto IG @janniksin - campionatistudenteschi.it)






