Manca sempre meno agli Australian Open e l’attesa principale sta nel vedere chi si aggiudicherà il primo slam del 2026. Per Alcaraz però arriva una brutta notizia.
Il calendario del tennis mondiale riparte da lontano, ma con gli occhi già puntati su Melbourne. Prima ancora che gli Australian Open aprano ufficialmente la stagione Slam, gennaio offrirà un antipasto dal forte valore simbolico: l’esibizione in Corea tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Un appuntamento che va oltre il semplice show, perché rappresenta il primo vero incrocio del 2026 tra i due protagonisti assoluti dell’ultima stagione.
Alcaraz arriva all’appuntamento con il peso – e il prestigio – del numero uno del ranking di fine anno. Lo spagnolo ha chiuso il 2025 in vetta grazie a una stagione di picchi altissimi, alternando dominio fisico, creatività e una capacità di imporsi nei grandi appuntamenti che lo ha riportato stabilmente al centro del circuito. Il suo tennis resta quello più istintivo, esplosivo, capace di incendiare il pubblico e di cambiare inerzia a un match nel giro di pochi punti.
Dall’altra parte, però, Sinner non è stato da meno. Anzi, il bilancio complessivo della sua stagione racconta di un rendimento impressionante per continuità e solidità. L’azzurro ha conquistato più titoli, ha chiuso l’anno con una percentuale di vittorie tra le più alte del circuito e, soprattutto, ha rafforzato la propria immagine globale. Non è un caso se il 2025 lo ha visto diventare il tennista con il record di fatturato personale, tra premi ufficiali, bonus e sponsor, oltre a incassare riconoscimenti collaterali di enorme peso simbolico. Su tutti, spicca il titolo di International Tennis Federation World Champion, vinto per il secondo anno consecutivo. Un premio che non fotografa un singolo torneo, ma l’intero arco della stagione, certificando la capacità di Sinner di incidere con regolarità nei momenti chiave. Per Alcaraz il 2026 rischia di partire con il freno a mano tirato, complice la separazione con Ferrero.
La separazione con Ferrero e il nodo della preparazione Slam
Dietro il sorriso e l’attesa per l’inizio della nuova stagione, però, in casa Alcaraz si è aperto un fronte delicato. La separazione da Juan Carlos Ferrero, arrivata all’improvviso, ha scosso un equilibrio che sembrava intoccabile. Ferrero non era soltanto l’allenatore, ma il riferimento tecnico e mentale di un percorso iniziato anni fa e culminato con Slam, numero uno del mondo e un’identità di gioco ben definita. Il timing della rottura è ciò che ha fatto discutere di più. Cambiare guida tecnica nel pieno della preparazione invernale significa intervenire su carichi di lavoro, metodologie e routine consolidate. Un aspetto sottolineato anche da Paolo Bertolucci, che su La Gazzetta dello Sport ha parlato apertamente di un rischio concreto. Non tanto per il valore del nuovo staff, quanto per l’assenza di una vera fase di transizione in vista di un appuntamento delicatissimo come gli Australian Open.

La separazione con Ferrero e il nodo della preparazione Slam: Alcaraz inguaiato – campionatistudenteschi.it (screen Youtube)
I numeri aiutano a inquadrare il contesto. Alcaraz ha chiuso il 2025 da numero uno, ma con qualche passaggio a vuoto nelle fasi di gestione del calendario e della condizione fisica. In parallelo, Sinner ha mostrato una crescita costante proprio nella capacità di programmare, arrivando ai grandi tornei con una preparazione più lineare. È qui che il cambio di allenatore diventa un fattore chiave: il rischio non è perdere talento, ma arrivare a Melbourne con automatismi non ancora rodati. Per Alcaraz, la sfida sarà duplice. Da una parte confermare sul campo il primato del ranking; dall’altra dimostrare di saper assorbire un cambiamento profondo senza pagare dazio nei momenti decisivi. L’esibizione in Corea offrirà i primi segnali, ma il vero banco di prova sarà l’Australia. E mentre Sinner si presenta forte di una stagione “strabiliante” per risultati e riconoscimenti, lo spagnolo è chiamato a dimostrare che il suo percorso resta solido anche quando le certezze vengono messe in discussione. Il 2026, per entrambi, inizia già sotto i riflettori.
Alcaraz, Australian Open a rischio: Sinner può già fare festa - campionatistudenteschi.it (screen Youtube)






