Olimpiadi

Il ruolo dei tedofori: chi sono e quale compito svolgono nella tradizione olimpica

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Nel cuore della tradizione olimpica, il ruolo del tedoforo rappresenta uno dei simboli più suggestivi e significativi di ogni edizione dei Giochi Olimpici. Ma chi sono esattamente i tedofori e quale valore hanno nell’ambito della staffetta della fiaccola olimpica? Scopriamo insieme la storia, il significato e l’attualità di questa figura così importante nello spirito olimpico.

Chi sono i tedofori: la loro funzione e origini

Il termine tedoforo deriva da “teda”, che significa fiaccola cerimoniale. Nel contesto delle Olimpiadi, il tedoforo è la persona incaricata di trasportare la fiaccola accesa durante la staffetta che conduce la fiamma olimpica dal luogo di accensione originario fino alla cerimonia di apertura dei Giochi. La tradizione vuole che il fuoco venga acceso con uno specchio ustorio a Olimpia, in Grecia, durante una cerimonia rituale in cui un’attrice impersona la sacerdotessa del tempio di Era (Giunone nella cultura romana).

Da quel momento, la fiaccola viene affidata al primo tedoforo di una lunga catena di portatori, che la trasmettono di mano in mano fino allo stadio olimpico. Il ruolo del tedoforo è dunque fondamentale: non solo trasporta la fiamma, ma incarna i valori di pace, amicizia, rispetto e collaborazione universale, rappresentando la continuità tra la tradizione delle antiche Olimpiadi e le moderne competizioni sportive.

Storicamente, il primo tedoforo nella moderna Olimpiade fu Konstantinos Kondylis, che partecipò alla staffetta inaugurale delle Olimpiadi di Berlino 1936. Da allora, il numero dei tedofori è cresciuto moltissimo, variando a seconda della lunghezza del percorso e dell’organizzazione della nazione ospitante.

Tedofori famosi e simbolici: volti storici e rappresentazioni ideali

Nel corso degli anni, il prestigioso compito di accendere il braciere olimpico all’interno dello stadio è stato affidato a famosi atleti o personaggi simbolici. Tra i tedofori più celebri si ricordano Paavo Nurmi, il leggendario mezzofondista finlandese che nel 1952 entusiasmò il pubblico di casa, e il campione dei pesi massimi Muhammad Ali, che nel 1996 portò la fiaccola ad Atlanta. La quattrocentista australiana Cathy Freeman ebbe l’onore di accendere il braciere a Sydney 2000, mentre Naomi Ōsaka fu la tedofora delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Non sempre i tedofori sono famosi atleti: in molte edizioni, sono stati scelti anche individui simbolici. Nel 1964, a Tokyo, il tedoforo Yoshinori Sakai nacque proprio il giorno del bombardamento atomico di Hiroshima, incarnando così la rinascita del Giappone post-bellico. Nel 1976 a Montréal, due adolescenti di differenti comunità linguistiche del Canada simboleggiarono l’unità nazionale. Questi esempi confermano come il ruolo di tedoforo non sia solo sportivo, ma anche culturale e sociale.

Il percorso e la selezione dei tedofori per Milano Cortina 2026

In vista dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, il Viaggio della Fiamma Olimpica si presenta come un evento di grande rilevanza e partecipazione popolare. La staffetta della fiaccola, che partirà da Olimpia il 26 novembre 2025 e arriverà in Italia il 4 dicembre, percorrerà tutte le regioni italiane, coinvolgendo circa 10.001 tedofori, selezionati con cura dalla Fondazione Milano Cortina 2026.

La selezione dei tedofori si basa su criteri di rappresentatività e inclusività: possono candidarsi persone di ogni età (dai 14 anni in su), genere, nazionalità e provenienza sociale, purché incarnino i valori olimpici di rispetto, inclusione e impegno sociale. Sono esclusi, invece, coloro che ricoprono cariche politiche o religiose o che abbiano subito condanne penali o per doping, per garantire la purezza e la dignità del ruolo.

Il tragitto di ciascun tedoforo è breve, circa 200-300 metri, e non richiede particolari requisiti fisici, così da permettere a persone comuni, atleti, artisti o rappresentanti della società civile di partecipare. La staffetta è pensata come un evento di coinvolgimento collettivo, con tappe in tutti i comuni attraversati, che si trasformeranno in momenti di festa e condivisione.

Ogni partecipante riceverà l’uniforme ufficiale e un briefing prima di compiere la propria frazione, accompagnato da uno staff dedicato. La fiamma sarà portata con una torcia dal peso di circa 1,5 kg, e ogni tedoforo avrà un ruolo da ambasciatore dei valori olimpici, contribuendo a diffondere un messaggio di unità e speranza.

Il valore simbolico della fiaccola e del ruolo del tedoforo

La fiaccola olimpica è molto più di un elemento scenico: essa simboleggia la pace, l’amicizia tra i popoli e la continuità storica tra l’antica Grecia e il mondo contemporaneo. Il fuoco, tradizionalmente visto come simbolo di conoscenza e civiltà, diventa così metafora di illuminazione e progresso.

Il tedoforo non è solo un portatore della fiaccola ma un vero e proprio messaggero: attraverso la sua corsa, rappresenta l’auspicio di un mondo migliore, basato su valori condivisi e sulla collaborazione tra nazioni diverse. Nel contesto delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, questo ruolo assume un significato ancora più profondo, promuovendo l’inclusione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini.

In definitiva, il tedoforo è una figura che unisce passato e presente, sport e società, tradizione e innovazione, incarnando lo spirito olimpico in tutte le sue sfaccettature.

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