Calcio

“Vattene via”: cacciato dall’Inter, per Chivu è solo una riserva

Chivu panchina InterChivu ha deciso lo manda via (Foto IG@ interchannel__1908 - campionatistudenteschi.it)

All’Inter qualcosa si è rotto e dopo l’ultima partita le parole diventano un avvertimento che non lascia più spazio ai dubbi.

L’aria che si respira in casa Inter è cambiata, infatti basta ascoltare le dichiarazioni del dopo gara e osservare le gerarchie che si stanno consolidando per capire che alcune posizioni non sono più così solide come sembravano solo pochi mesi fa. Senza ombra di dubbio, la vittoria contro l’Atalanta ha rappresentato un punto di svolta non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche sotto il profilo degli equilibri interni. Alcuni protagonisti sono usciti rafforzati, altri invece sembrano sempre più ai margini di un progetto che, stagione dopo stagione, diventa inevitabilmente più selettivo.

Nel successo nerazzurro uno dei nomi che ha brillato maggiormente è stato quello di Piotr Zielinski. Il centrocampista polacco ha offerto una prestazione di altissimo livello, ricordando a tutti il giocatore ammirato per anni a Napoli. Qualità, personalità e una presenza costante nel vivo del gioco hanno fatto la differenza, tanto che molti osservatori hanno parlato di una delle sue migliori gare in maglia Inter. Però, al di là della prestazione in campo, a colpire sono state soprattutto le sue parole nel post partita.

Via dall’Inter, il calciatore deve fare la valigia

Zielinski, con grande lucidità, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, raccontando senza giri di parole le difficoltà vissute nella scorsa stagione. “Con Inzaghi ero una seconda linea? Diciamo che partivo in terza fila, non ero schierato tra le seconde linee… Il mister aveva i suoi titolarissimi mentre quest’anno Chivu coinvolge più giocatori e fa credere anche agli altri che possono fare i titolari”, ha spiegato il polacco, lasciando intendere come il cambio in panchina abbia inciso profondamente sulla sua centralità.

Allo stesso tempo, però, ha riconosciuto che gli infortuni e la mancanza di continuità non lo hanno aiutato: “L’anno scorso è stato difficile anche perché ho avuto infortuni, mi è mancata continuità”.

Parole che non restano isolate, ma che si intrecciano inevitabilmente con i discorsi di mercato e con la situazione di altri centrocampisti. Ed è qui che il quadro si fa più chiaro, ma anche più duro per qualcuno. Il rendimento di Zielinski, infatti, ha acceso un faro su chi oggi fatica a trovare spazio e considerazione. In particolare, il nome di Davide Frattesi è tornato al centro del dibattito con toni che difficilmente si possono ignorare.

Frattesi via dall'Inter

Frattesi deve andare via, non c’é più spazio (Foto IG@ davidefrattesi_22 – campionatistudenteschi.it)

Negli studi di Pressing, Riccardo Trevisani è stato categorico nel commentare il futuro del centrocampista italiano. Le sue parole sono suonate come una sentenza: “Frattesi deve andare a giocare da un’altra parte, con Zielinski in queste condizioni, non vedrà mai mai mai mai il campo. Non ha nessuna chance. Zielinski sta facendo meglio di Mkhitaryan e in questo momento pure meglio di Barella. Ora è il quinto tra i centrocampisti di Chivu, se vuole giocare deve lasciare l’Inter”. Un giudizio netto, senza sfumature, che fotografa una situazione ormai difficile da ribaltare.

Infatti, al di là delle opinioni televisive, i fatti raccontano di un Frattesi sempre più lontano dal cuore del progetto nerazzurro. Non si parla più di semplice concorrenza o di rotazioni fisiologiche, ma di una posizione che rischia di trasformarsi in un vero e proprio vicolo cieco. Con un centrocampo che oggi vede Zielinski in grande ascesa, Barella punto fermo e altre soluzioni affidabili nelle mani di Chivu, lo spazio per Frattesi sembra ridursi partita dopo partita.

Senza ombra di dubbio, il tema non è solo tecnico ma anche umano. Un giocatore nel pieno della maturità ha bisogno di continuità, fiducia e minuti, elementi che al momento l’Inter non sembra più in grado di garantirgli. Ecco perché le parole ascoltate dopo l’ultima prestazione assumono il valore di un monito chiaro: per il bene di tutti, forse è arrivato il momento di guardare altrove. Il mercato incombe e le scelte, questa volta, non sembrano più rimandabili.

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