Il bomber ha vissuto una vera e propria tragedia e per questo ha deciso di ricorrere in tribunale: ha già ottenuto una prima vittoria.
Un’operazione completamente sbagliata e inutile gli ha praticamente rovinato la carriera: per questo il calciatore ha deciso di portare la sua vicenda in tribunale per ottenere giustizia. Giovedì scorso è arrivata una prima vittoria per l’atleta: i giudici hanno infatti riconosciuto che quell’intervento gli ha impedito di proseguire la carriera ad alto livello.
Il 18 dicembre Sylvan Ebanks-Blake, ex giocatore della Premier League inglese, ha vinto la prima fase della sua causa multimilionaria contro un chirurgo sportivo specializzato per negligenza. Come riportato anche da Reuters, infatti, Ebanks-Blake sostiene di essersi visto negare altri cinque anni da professionista di alto livello a causa di quell’intervento.
Ebanks-Blake, all’epoca dei fatti, giocava per il Wolverhampton Wanderers, in Championship. Verso la fine della stagione 2012/2013 il calciatore ha subito la frattura del perone: il giocatore si è quindi rivolto al chirurgo ortopedico James Calder, che ha riparato la frattura e ha anche eseguito un intervento chirurgico alla caviglia – che si era infortunato nel 2005 quando giocava nelle giovanili del Manchester United – per rimuovere il tessuto cicatriziale e la cartilagine allentata.
Dramma nel calcio, operazione sbagliata e carriera in fumo: vince la causa
Ebanks-Blake, ora 39enne, afferma che l’intervento chirurgico alla caviglia era inutile e gli causava dolore quando caricava il peso sull’articolazione. Per questo motivo l’ex Wolverhampton ha intentato una causa presso l’Alta Corte di Londra, chiedendo un risarcimento di 7 milioni di sterline (circa 8 milioni di euro). Gli avvocati di Calder hanno sostenuto che il precedente infortunio alla caviglia di Ebanks-Blake non era stato curato adeguatamente e che l’intervento chirurgico aveva invece prolungato la carriera di Ebanks-Blake, durata fino al 2019.

Dramma Ebanks-Blake, operazione sbagliata e carriera in fumo: vince la causa – Campionatistudenteschi.it (Screen Instagram)
La giudice Christina Lambert, smentendo quanto affermato dai legali del chirurgo ortopedico, ha stabilito invece che la decisione di operare la caviglia “non era né ragionevole né logica“, aggiungendo che tutto quello che avrebbe dovuto fare il professionista è “monitorarla“. Sempre la giudice ha poi stabilito che l’intervento chirurgico aveva causato dolore alla caviglia di Ebanks-Blake e che, senza l’intervento, “sarebbe tornato allo stato di assenza di dolore pre-incidente“.
La giudice Lambert ha infine affermato che la caviglia di Ebanks-Blake “sarebbe rimasta senza dolore per un periodo dai tre ai cinque anni, durante il quale sarebbe stato in grado di giocare a calcio ad alto livello“.
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