Calcio

Milan-Gabriel Jesus, tutto vero: l’affare passa alla storia

Gabriel JesusMilan-Gabriel Jesus, tutto vero: l'affare passa alla storia - campionatistudenteschi.it (screen Youtube)

Dopo l’arrivo di Fullkrug a Milanello, in casa rossonera i tifosi aspettavano l’arrivo di un top player. La notizia su Gabriel Jesus ha spiazzato tutti.

Il Milan si muove su una linea sottile, fatta di ambizioni dichiarate e limiti concreti. La Supercoppa lasciata per strada non è stata solo una sconfitta, ma una frattura emotiva che ha riaperto interrogativi mai del tutto sopiti. Non tanto sulla guida tecnica di Massimiliano Allegri, quanto sulla reale capacità di questa squadra di alzare il livello quando la stagione entra nella sua fase più esigente. Il campo, stasera contro il Verona, è chiamato a fornire risposte immediate, anche perché l’orizzonte resta chiaro: restare agganciati al treno Scudetto e, se possibile, mettere pressione ai cugini dell’Inter. In questo frangente di fine anno, il mercato diventa un rumore di fondo costante. Non una distrazione, ma una lente attraverso cui leggere le ambizioni del club. A Milanello si sa bene che la squadra è più ordinata rispetto a qualche mese fa, meno esposta, più razionale. Ma è altrettanto evidente che, davanti, il Milan vive di fiammate più che di continuità. Segna quando riesce a rompere gli equilibri, fatica quando deve forzarli. Ed è per questo che il tema dell’attaccante resta centrale.

Sul taccuino di Igli Tare sono finiti diversi profili, alcuni esplorativi, altri più concreti. Uno è già arrivato, Niclas Fullkrug, innesto utile per dare peso e soluzioni diverse, ma difficilmente sufficiente da solo per cambiare lo spartito offensivo di una squadra che ambisce a qualcosa di più della semplice sopravvivenza europea. Da qui le voci, le indiscrezioni, i sussurri che hanno iniziato a viaggiare da Londra a Milano. Tra questi, il nome di Gabriel Jesus, profilo che per pedigree e storia recente rappresenterebbe un salto di qualità immediato. Non si è mai parlato di una trattativa avanzata, ma di un’idea, di un nome che circola quando si vuole misurare la distanza tra ciò che si sogna e ciò che è davvero possibile. Un attaccante internazionale, abituato a palcoscenici pesanti, capace di muoversi, pressare, dialogare con i compagni. Una suggestione forte, soprattutto in un momento in cui il Milan sente il bisogno di un segnale, più che di un semplice rinforzo.

Gariel Jesus vuole solo l’Arsenal: il Milan non lo ha mai cercato

La realtà, però, racconta un’altra storia. Gabriel Jesus non guarda a Milano come a una via di fuga, ma a Londra come al luogo della sua rivincita. L’attaccante brasiliano è tornato in campo da poco, dopo la rottura del legamento crociato che lo ha fermato a gennaio e lo ha costretto a mesi di lavoro silenzioso. Un infortunio che ha inciso sulla sua stagione, ma non sulla sua centralità nel progetto dell’Arsenal. Prima dello stop, i numeri raccontavano un giocatore tutt’altro che marginale: 27 presenze complessive nella stagione 2023-24, 8 gol e 7 assist, con un coinvolgimento costante nella manovra offensiva. Non il classico centravanti da area, ma un attaccante totale, capace di abbassarsi, aprire spazi, lavorare per la squadra. Un profilo che Mikel Arteta considera funzionale al suo calcio, fatto di intensità, rotazioni e pressing alto.

Max Allegri

Gariel Jesus vuole solo l’Arsenal: il Milan non lo ha mai cercato – Campionatistudenteschi.it (screen Youtube)

Anche il contesto contrattuale pesa: accordo fino al 2027, ingaggio importante, investimento che l’Arsenal non ha alcuna intenzione di svalutare. Ma soprattutto c’è la volontà del giocatore. Jesus vuole restare, rilanciarsi, lasciare un segno dopo una fase complicata della carriera. Vuole essere ricordato come qualcosa di più di un passaggio di qualità tra un ciclo e l’altro. Come spiegato da Matteo Moretto, il suo nome è stato semmai proposto, fatto circolare, messo sul tavolo senza che il Milan abbia mai davvero allungato la mano. Un classico movimento di mercato, utile a capire umori e possibilità, ma lontano da un vero affondo. In definitiva, l’asse Milan-Gabriel Jesus resta una fotografia sfocata: affascinante, ma poco aderente alla realtà. I rossoneri sanno di dover intervenire, ma solo a condizioni precise. E Jesus oggi guarda in casa, dove vuole fare la storia.

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