In casa Juventus la sensazione è che questa volta la società voglia davvero chiudere con anni di transizione, addio Spalletti.
Alla Continassa, infatti, si respira da tempo un clima diverso. Non è solo una questione di risultati o di classifiche, ma di identità, di visione e soprattutto di pazienza che sembra ormai finita. Dopo stagioni vissute sempre in bilico, senza una vera continuità tecnica, la Juventus di John Elkann appare stanca di navigare a vista. Cambiare tre allenatori nell’arco di un solo anno, da Thiago Motta a Igor Tudor fino all’attuale Luciano Spalletti, è stato il segnale più evidente di una ricerca quasi frenetica di stabilità che però, senza ombra di dubbio, non ha ancora prodotto gli effetti sperati.
Spalletti, arrivato con l’aura del tecnico esperto e carismatico, non è riuscito a incarnare fino in fondo l’idea di rifondazione che la dirigenza aveva in mente. Però il punto non è solo il campo. È la sensazione, sempre più diffusa, che il progetto non abbia radici abbastanza profonde per durare nel tempo. Ed è proprio per questo che, nelle ultime ore, si parla con insistenza di un possibile addio a fine stagione, se non addirittura prima, per aprire un nuovo ciclo capace di dare continuità e identità alla squadra.
Spalletti pronto a salutare la Juve, c’é già il sostituto
In questo contesto, un nome ha iniziato a circolare con sempre maggiore forza, accendendo l’entusiasmo dei tifosi senza essere svelato subito. All’inizio sembrava una semplice suggestione, una di quelle voci che nascono e muoiono nel giro di poche ore. Poi, però, qualcosa ha iniziato a combaciare. Dall’Inghilterra, infatti, rimbalzano indiscrezioni su un possibile addio imminente di Enzo Maresca al Chelsea. L’allenatore italiano, protagonista di una crescita importante negli ultimi anni, non avrebbe un rapporto così solido con l’ambiente londinese come si potrebbe pensare.

Enzo Maresca accostato alla Juventus (Foto IG @maresca – campionatistudenteschi.it)
Maresca viene accostato anche alla Juventus e, nonostante siano arrivate alcune smentite di rito, c’è chi giura che davanti a una chiamata dei bianconeri difficilmente direbbe di no. Il legame con Torino, infatti, non si è mai spezzato davvero. I tifosi lo amano ancora oggi e non hanno mai dimenticato un gesto diventato iconico nella storia recente del club. Era il 24 febbraio 2002, derby contro il Torino, partita tesa e combattuta. All’89’, un cross perfetto di Thuram trova Maresca che, con un colpo di testa poderoso, insacca il gol decisivo.
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È ciò che accade subito dopo, però, a consegnarlo per sempre al cuore della tifoseria juventina. Con gli indici delle mani mima la corsa di un toro, facendo imbufalire giocatori e tifosi granata. Un gesto istintivo, forse provocatorio, ma terribilmente identitario. Da quel momento Enzo Maresca è diventato uno di famiglia, uno che ha capito cosa significhi davvero indossare quella maglia.
Oggi la Juventus guarda avanti e sembra volerlo fare con decisione. Basta soluzioni tampone, basta progetti a metà. L’idea è quella di affidarsi a un allenatore giovane, moderno, ma con un passato bianconero capace di garantire empatia immediata con l’ambiente. Ecco perché il nome di Maresca scalda i tifosi e alimenta discussioni. Senza ombra di dubbio, se la Juventus dovesse davvero affondare il colpo, si aprirebbe una nuova fase. Una fase fatta di scelte chiare, di coraggio e, finalmente, di continuità.
Spalletti può dire addio alla Juve, c'é il nome del sostituto (Foto IG @chefaticalavitadabomber - campionatistudenteschi.it)






